Chi per gioco, chi per passione o chi invece necessita di comunicare per lavoro o chi pensa di usare la radio al posto del telefono per proprie comunicazioni personali, si rivolgono spesso alla nostra Associazione per avere chiarimenti o indicazioni su cosa fare per soddisfare le proprie necessità E’ doveroso fare un po’ di chiarezza. Tutte le emissioni elettromagnetiche sono regolamentate da Normative Internazionali, con Direttive specifiche che ogni Nazione concede per l’utilizzo sul proprio territorio. Nel caso dell’Italia, esse sono vincolate alle disposizioni contenute nel : D.Lgs. 1 agosto 2003, n. 259 “ Codice delle Comunicazioni Elettroniche”. Non si pensi quindi di poter utilizzare la radio come si vuole, perchè anche l’uso “libero” è opportunamente organizzato e vincolato. Per chi intende quindi affacciarsi al mondo della radio “amatoriale” cercheremo di spiegare un po’ velocemente alcune differenze e caratteristiche.
Persone fisiche – LPD – Low Power Devices – Apparati che impiegano frequenze di tipo collettivo, senza alcuna protezione, per collegamenti a brevissima distanza con apparati a corto raggio. Non sono soggetti né alla autorizzazione generale né alla dichiarazione di possesso con contributo amministrativo annuo, e quindi sono di libero uso. Rientrano in questa tipologia gli apparati descritti all’art. 105, comma 1, punti da a) a o) del Codice delle comunicazioni elettroniche, tra cui ad esempio: sistemi per rilievo di movimenti, di allarme, telecomandi dilettantistici (radiomodellismo), applicazioni induttive, radiomicrofoni a banda stretta e non professionali, ausili per handicappati, applicazioni medicali di debolissima potenza, applicazioni audio senza fili, apriporta, radiogiocattoli, per l’individuazione di vittime da valanga, per telemetria, ricetrasmettitori portatili (potenza max 10mW), mouse e tastiere senza fili, ecc.
C.B. Apparati per comunicazioni in banda cittadina- art. 105, comma 1, punto p) del Codice delle comunicazioni elettroniche – ex punto 8 dell’art. 334 del D.P.R. 156/73. Potenza massima d’uscita 4 watts, 40 canali con modalità di emissione:AM ed FM Frequenza 27 Mhz. PMR 446 ( Personal Mobile Radio) con potenza d’uscita 0,5 W e.r.p. Modalità di emissione FM, frequenza 446 Mhz. Questi tipi di apparecchiature, CB e PMR 446, possono essere utilizzate per solo uso individuale e per comunicazioni di qualsiasi contenuto Benché inquadrate nel gruppo “di libero uso”, sono però soggette alla presentazione di una richiesta ed al pagamento di un contributo annuo di 12,00, (indipendentemente dal numero di apparati) come prescritto dall’art. 36 dell’allegato 25 del Codice delle comunicazioni elettroniche. Il mancato pagamento del contributo annuale va considerato come tacita rinuncia all’esercizio degli apparati
Persone giuridiche – Nel caso di Installazione ed esercizio in ausilio ad imprese industriali, commerciali, artigiane e agrarie, comprese quelle di spettacolo o di radiodiffusione, per gli di cui all’art. 104-1-c), punto 2.3 del Codice delle comunicazioni elettroniche l’utilizzo delle apparecchiature PMR 446 è ottenibile con Dichiarazione Modulo “B” e pagamento di un canone specifico in base al numero degli apparati. ( http://www.comunicazioniliguria.it/cb2009.html ) .
Radioamatori (informazioni a cura di CMT-DL) L’attività di radioamatore è disciplinata dal Capo VII del “ Codice delle comunicazioni elettroniche” emanato con Decreto Legislativo nr. 259 del 1 agosto 2003. La definizione del servizio contenuta nell’art. 134, comma 1, è la seguente: “l’attività di radioamatore consiste nell’espletamento di un servizio, svolto in linguaggio chiaro, o con l’uso di codici internazionalmente ammessi elusivamente su mezzo radioelettrico nelle bande riservate ai radioamatori anche via satellite, di istruzione individuale, di intercomunicazione e di studio tecnico, effettuato da persone che abbiano conseguito la relativa autorizzazione generale e che si interessano della tecnica della radioelettricità a titolo esclusivamente personale senza alcun interesse di natura economica” N.d.r. Non sono ammesse comunicazioni per uso privato.
Patente Per conseguire la patente da radioamatore occorre sostenere un esame che si svolge presso la nostra sede di Via Saporiti 7. La prove d’esame è scritta e consiste in 60 domande quiz a risposta multipla sugli argomenti indicati nella parte prima del programma di cui all’allegato D al D.M. 11/2/2003; per superare la prova occorre rispondere correttamente a 36 domande (sono quindi ammessi al massimo 24 errori).
Acquisizione del nominativo Dopo aver ottenuto la patente, il titolare della stessa, al fine di ottenere il nominativo di chiamata, deve presentare domanda in bollo (redatta sull’apposito modulo), al Ministero dello sviluppo economico
Autorizzazione generale L’Autorizzazione Generale abilita all’utilizzo di tutte le bande di frequenze attribuite dal piano nazione di ripartizione delle radiofrequenze al servizio di radioamatore con potenza massima 500 Watt.
L’Autorizzazione Generale ha validità massima 10 anni dal momento del rilascio o del rinnovo e scadono il 31 dicembre. Per conseguire l’Autorizzazione Generale è necessario che il richiedente sia in possesso della patente di operatore e del nominativo di chiamata. La richiesta di autorizzazione generale deve essere presentata all’Ispettorato territoriale competente , mediante una dichiarazione (redatta sull’apposito modulo), accompagnata dai seguenti documenti: mico – Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postale – ROMA. Le autorizzazioni generali sono soggette al pagamento di un contributo annuale di € 5,00; tale contributo deve essere pagato entro il 31 gennaio di ogni anno.